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Truffe agli anziani, difendersi si può

“Signora suo figlio è in pericolo. Deve pagare per farlo uscire dai guai”. È una delle tante frasi che i truffatori utilizzano al telefono per intimidire gli anziani e raggirali al fine di estorcere denaro. Questo è solo uno dei tanti metodi che oggi truffatori e malfattori usano per raggirare gli anziani, spesso soli, e che hanno i figli lontani dalla propria città di residenza. Per questo l’amministrazione comunale, in collaborazione con UTEN e Arma dei Carabinieri, ha promosso il 20 ottobre scorso al Chiostro delle Clarisse un incontro pubblico per discutere delle truffe che vedono vittime spesso le fasce più deboli della popolazione come gli anziani.

Gli escamotage ormai non si contano più: dal figlio vittima di un sinistro stradale o arrestato, alle truffe telematiche per approfittarsi di conti correnti e depositi, alla sempreverde truffa dello specchietto, l’inventiva dei truffatori sembra non avere limiti. È stata proprio l’assessore al walfare Checca Tinella a puntare l’accento sulle truffe telematiche, che non riguardano solo gli anziani ma anche quella parte di popolazione non avvezza alla tecnologia.

Al Mar. Sabino Labarile, luogotenente della locale stazione dei carabinieri il compito di illustrare la sempre più triste statistica dei casi di raggiro in cui sono cadute vittime anche diversi nocesi. È il presidente Uten Cesareo Putignano a sottolineare come l’iniziativa sia maturata dopo varie e continue sollecitazioni dei cittadini vittime di varie truffe e che hanno sollecitato gli intervenuti affinché siano prese “misure precauzionali”. “Il problema è di evidente gravità ed estrema attualità – sottolinea Putignano - È un vero atto criminale approfittare dei più deboli”. Intervenuto anche il primo cittadino Francesco intini che ha espresso apprezzamento nei confronti dell’Uten da sempre avamposto culturale e sociale della comunità nocese.     

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